Quante volte, come mamma o papà, ti sei ritrovato a fare i conti con i comportamenti scomodi dei tuoi figli, che ti hanno fatto sorgere ben più di qualche punto interrogativo, dubbi e forse per alcuni aspetti ti hanno messo veramente a dura prova.

Perché per forza di cose ti sarai interrogato su come gestire questa o quella situazione: tuo figlio che strilla, che ti fa una richiesta esagerata, che ti sfida violando regole che avevate stabilito insieme o che assume atteggiamenti di ribellione con gli altri, con i compiti, con le cose da fare.

E lì entri nel pallone, ti viene da impazzire, non sai come fare, i problemi con i figli diventano la goccia che fa traboccare il vaso… già abbastanza pieno di stress!

Come genitori oggi siamo (e dico “siamo” con solidarietà perché sono mamma anch’io) molto, molto stressati perché gli impegni sono tantissimi, le sfide quotidiane altrettanto e le cose da fare non finiscono mai…

Soprattutto la componente psicologica, mentale, di questo anno tremendo vissuto con il Covid ha aumentato delle difficoltà che magari esistevano già prima, ma che adesso si sono amplificate all’ennesima potenza.

A proposito di questo, ti voglio far presente una ricerca importante effettuata nell’ambito del progetto europeo Depcip (Digitised education of parents for children protection) in paesi come Grecia, Italia, Spagna e Turchia.

La ricerca ha dimostrato che il 70% dei genitori dichiara di aver vissuto emozioni estremamente contrastanti, dove si alternavano facilmente momenti di grande tensione, ansia e preoccupazione a momenti di positività. 

Ecco cosa hanno detto mamme e papà riguardo al periodo dell'emergenza Covid:

Sulla base di questi dati, che lasciano trapelare stress, insicurezza e a volte rigidità, ma anche sulla base della mia personale esperienza come Mental Coach, posso confermare che è in atto questa tendenza all’“estremismo” educativo.

Perché dico questo? Perché nei coaching che faccio con le persone, noto una forbice esistente tra i genitori, in particolare tra quelli che definisco più rigidi, e quelli che definisco più molli.

Dov’è la differenza? La differenza è che i genitori molto rigidi danno troppe regole, vogliono il controllo sui figli, tendono a tenere i figli sotto una campana di vetro, a proteggerli molto, soprattutto se sono piccoli e al di sotto dei 10 anni, ma anche dopo.

È come se il genitore rigido volesse proteggere il bambino dalle difficoltà, volesse evitargli i problemi e questo è sbagliato di per sé perché le difficoltà sono necessarie, fanno crescere.

La difficoltà permette di affrontare la sfida e di sviluppare la resilienza, quella competenza necessaria per vivere al meglio la vita e quindi affrontare al meglio le sfide lavorative, le relazioni, il rapporto con sé stessi.

Dunque un genitore molto rigido che vuole mantenere il controllo non va bene per i bambini di oggi, perché i piccoli oggi sono portati, come ognuno di noi, ad affrontare moltissime sfide, anche molto impegnative, a volte dolorose.

Per affrontare queste sfide e queste difficoltà bisogna essere forti, bisogna essere indipendenti, autonomi, bisogna sapersela cavare nella vita. Queste capacità si imparano da piccoli, quando i bimbi sono spugne, assorbono tutto. 

E dov’è che un bambino o un adulto impara a cavarsela nella vita? Da bambino, nell’imprinting, nelle sfide che ha dovuto affrontare, che non significa “butto mio figlio in mezzo alla strada e lo lascio alla mercé di qualunque cosa”, ma neanche che bisogna proteggerlo tanto da farlo vivere sotto una campana di vetro.

Stessa cosa per i genitori che sono troppo molli e che consentono ai propri figli qualunque cosa.

Mi riferisco a quei genitori che hanno difficoltà a dire no, quei genitori che non riescono a mettere le giuste regole e farle rispettare, quei genitori che non si fanno ascoltare e, piuttosto che sentire il capriccio di un figlio o il suo pianto, tendono a dire sempre di sì.

Della serie “fai quello che vuoi, basta che ti togli davanti e non dai fastidio”.  Anche questo è un atteggiamento sbagliatissimo perché i bambini hanno bisogno di una direzione, hanno bisogno di regole chiare da seguire, perché le regole chiare danno una centratura emotiva, danno sicurezza.

E soprattutto avere un figlio che ascolta le regole dei propri genitori è un bambino che riesce a costruire con i genitori una relazione fondata sulla fiducia. E la fiducia è un elemento importantissimo per muoversi bene nella realtà, per affrontare la vita, per sopportare le sfide, anche per vivere pienamente le gioie e le soddisfazioni.

Poi c’è un altro tipo di genitore:
gli iper-competitivi.

Quelli che hanno bisogno di vedere i propri figli primeggiare, essere i primi.

Anche in questo caso ci potrebbero essere delle problematiche importanti che emergono, perché in questo caso se un bambino fin da piccolo è abituato a vincere, a farcela, a essere il primo, a essere il migliore, a vivere costantemente per obiettivi, insomma a essere perfetto, potrebbe invece avere dentro di sé delle debolezze che purtroppo non può manifestare, non può far vedere perché deve dimostrare di essere grande e forte.

Spesso ripeto a mia figlia ‘preferisco che tu sia felice piuttosto che perfetta’, uso questo insegnamento quando lei vorrebbe di più perché magari imita le sue amiche.

Queste debolezze represse, come la tensione ad essere i migliori, possono portare a breve o lungo termine delle conseguenze importanti, anche queste studiate a lungo dalla scienza.

Le conseguenze di tutto questo possono essere innanzitutto comportamentali, cioè bambini che si comportano male, che non ascoltano, dispettosi, che diventano bulli.

Oppure possono essere conseguenze scolastiche; una pessima capacità di concentrazione, di difficoltà nell’apprendimento, difficoltà a rispettare le regole, maleducazione e aggressività, quindi difficoltà nelle relazioni, difficoltà con sé stessi e difficoltà scolastiche.

Potresti sicuramente ritrovarti per alcune o diverse cose, ma non preoccuparti, perché questo non è un test per vedere quanto somigli al genitore perfetto.

Ti svelo un segreto: il genitore perfetto non esiste! 

Piuttosto è un modo per dialogare e comprendere come le scelte educative hanno un impatto immediato sulla vita dei figli e che dunque noi genitori, oggi più che mai, dobbiamo assumerci la responsabilità dei nostri figli e di quello che facciamo loro vivere.

Questa classificazione di tipi genitoriali è solo una sintesi di concetti utili che ci tengo a evidenziarti perché tu possa avvertire un campanello d’allarme, che non ti induca certo a vivere uno stato d’ansia, e neanche a nutrire una preoccupazione. Piuttosto è un invito a ‘occuparti’ come genitore del tuo miglioramento per migliorare l’educazione dei tuoi figli. 

Educare è prima di tutto educarsi.

Lavoro da molti anni a stretto contatto con i genitori e so che ciò di cui hai bisogno è trasformare la difficoltà in facilità, hai bisogno di conoscenze, di strumenti e anche di una certa energia per poter affrontare le sfide che i tuoi figli ti mettono davanti, energia che spesso non hai a causa della fatica e dello stress quotidiano.

Come ti capisco.

Proprio per aiutarti, ho deciso di dedicarti uno spazio di crescita, un evento dedicato esclusivamente a te che sei genitore: un incontro online, un workshop, in cui staremo insieme in modo nuovo. 

Questo evento infatti vede per la prima volta insieme gli studenti avanzati del Metodo INCIMA, chi si è messo in gioco da un po’, ha già cambiato buona parte della sua vita e continua a migliorare con il metodo, e chi come te magari mi incontra per la primissima volta.

Essere Genitori Oggi è un evento speciale. 

...che mi emoziona tanto perché nello stesso spazio, energie diverse si uniranno per crescere insieme gli uni ascoltando gli altri, condividendo valori, principi educativi, suggerimenti da iniziare a mettere in pratica da subito.

Sarà un incontro completamente gratuito, staremo insieme su Zoom, ci confronteremo, avrai la possibilità di farmi delle domande, ascolterò le tue richieste e ti darò le migliori risposte e qualche esercizio utilissimo da fare.

Vuoi cogliere al volo questa meravigliosa occasione?

Allora decidi subito di partecipare al mio Workshop Essere Genitori Oggi, non perdere tempo.
L’incontro è completamente gratuito, ma i posti sono limitati.

Ti aspetto con entusiasmo mercoledì 30 giugno, dalle ore 19 alle 21.

Ti abbraccio,
Cristina